FONTE: avvisi settimanali parrocchia di Albegno.
IL NIDO DEL CUCULO
Una parrocchia è viva se ci sono iniziative e proposte variegate, ma non basta. Per essere viva è altrettanto importante che le iniziative siano confortate dall'adesione dei parrocchiani.
Se le inziative e le proposte non trovano adesione non vengono più rinnovate, e così si perdono opportunità non solo per oggi, ma anche per il futuro. E se le stesse trovano scarsa adesione rischiano di essere meno qualificate sia perché manca lo stimolo emotivo di chi le realizza, sia perché non è proprio possibile fare determinate esperienze se si è troppo pochi.
E così una parrocchia (ma vale per qualsiasi comunità) cresce o si impoverisce a secondo di come si mette in gioco.
C'è, poi un'altra considerazione da fare. Se si aderisce solo a determinate iniziative e sempre a quelle il rischio è quello di uno squilibrio formativo che determina altre povertà.
Ad esempio: se una parrocchia punta solo su proposte spirituali, rischia di estraniarsi dalla realtà; ma anche se punta solo su proposte ludico sportive rischia di ridursi ad un centro ricreativo; se punta solo su proposte di organizzazione del tempo libero rischia di trasformarsi in una Pro Loco......
Miscelare è la parola d'ordine, tenendo presente, però che la finalità è aprire al Vangelo e sperimentare la gioia d'incontrare Gesù.
Questo obbiettivo lo possiamo raggiungere solo se ci mettiamo insieme e decidiamo di valorizzare tutte le proposte che vengono attivate
Se le inziative e le proposte non trovano adesione non vengono più rinnovate, e così si perdono opportunità non solo per oggi, ma anche per il futuro. E se le stesse trovano scarsa adesione rischiano di essere meno qualificate sia perché manca lo stimolo emotivo di chi le realizza, sia perché non è proprio possibile fare determinate esperienze se si è troppo pochi.
E così una parrocchia (ma vale per qualsiasi comunità) cresce o si impoverisce a secondo di come si mette in gioco.
C'è, poi un'altra considerazione da fare. Se si aderisce solo a determinate iniziative e sempre a quelle il rischio è quello di uno squilibrio formativo che determina altre povertà.
Ad esempio: se una parrocchia punta solo su proposte spirituali, rischia di estraniarsi dalla realtà; ma anche se punta solo su proposte ludico sportive rischia di ridursi ad un centro ricreativo; se punta solo su proposte di organizzazione del tempo libero rischia di trasformarsi in una Pro Loco......
Miscelare è la parola d'ordine, tenendo presente, però che la finalità è aprire al Vangelo e sperimentare la gioia d'incontrare Gesù.
Questo obbiettivo lo possiamo raggiungere solo se ci mettiamo insieme e decidiamo di valorizzare tutte le proposte che vengono attivate
"FACENDOCI SENTIRE E VEDERE PRESENTI"
In questo modo offriamo allo Spirito, unico e vero artefice del regno di Dio, la possibilità di agire in profondità e di coinvolgere anche i più restii.
Succede come con il mangiare. Il riso è un buon alimento. Ma se uno mangia sempre e solo riso, rischia di trovarsi con una pancia gonfia e con un debito di sostanze che lasciano l'organismo gravemente squilibrato, debole e più esposto a malattie.
Chi vuole indebolire la propria comunità per poi accusarla di immobilismo, non deve far altro che mantenersi assente e andare a cercare in altre comunità la sua soddisfazione, come fa il cuculo che sfrutta il nido degli altri per non affrontare la fatica di costruirsi il suo.
Chi invece vuol far crescere la propria comunità incominci a dire: IO CI SONO.
Magari partendo dal mangiare insieme, con lo sguardo, però, ad un cammino che prosegue lungo la direzione ascendente del "POSSO DARTI UNA MANO...." del "VENGO AD APPROFONDIRE CON TE LA PAROLA" e del "VENGO A CELEBRARE CON TE L'EUCARESTIA......."
Così cresce una comunità cristiana; così vive una parrocchia e la si rende capace di comunicare la VITA.
don Camillo
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