FONTE: avvisi settimanali della parrocchia di Cene.
NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE
(2° puntata)
UNA SETTIMANA NELL'INCANTO! Proprio così mi è apparsa la Puglia: un incanto! Per il suo mare limpido; per i suoi ulivi centenari modellati come da fantasia fantoniana; per le sue città e borgate originali e a dimensione d'uomo; per la sua gente paziente ed ospitale....
Partiti da Cene giovedì 13 agosto alle 5.30, siamo arrivati ad Ostuni verso le 20 dopo varie pause, alcune volontarie, altre forzate per via di due incidenti stradali (uno subito dopo Bologna e l'altro poco prima di Rimini): complessivamente circa 2 ore di colonna sotto un sole da 40°.
Ad accoglierci ad Ostuni Mina e Gianni che ci hanno ospitato in casa fino a lunedì 17 agosto e ci hanno fatto da guida: al mattino in spiaggia, al pomeriggio visita ad alcune città (Matera, Alberobello, Altamura) alla sera visita ad Ostuni in mezzo ad un bagno di folla.
Incantevole questa "città bianca", intreccio di varie culture e ricca di familiarità. Abbiamo percorso più e più volte i suoi viottoli stretti e puliti con la gente seduta sui gradini all'ingresso della casa o affacciata ai balconi intenta a confabulare da una parte all'altra.
Viottoli soggetti ad un rigoroso controllo sociale da dietro le persiane. Ci è capitato di suonare un campanello per chiamare due persone che tardavano all'appuntamento che ci eravamo dati, e di sentirci dire dalla finestra di fronte: "non c'è nessuno. Sono usciti poco fa da casa".
Viottoli testimoni di una generosa solidarietà. L'appartamento che ci ospitava era al pian terreno, e, come tutti, a ridosso della strada, perciò con uno spazio risicato per stendere i panni ad asciugare. Ho visto gli inquilini del piano di sopra e i confinanti quasi litigare per accaparrarsi i panni da noi lavati, per stenderli sui loro balconi....
Un umanesimo di altri tempi che provvidenzialmente continua ad alimentare queste borgate per testimoniare il fascino di una cultura che sarebbe peccato dimenticare.
Purtroppo, come tutte le esperienze belle, il tempo passa veloce e arriva lunedì 17: dobbiamo rimetterci in viaggio per raggiungere altre località e salutare altri compaesani che stanno passando l'estate in questa meraviglia che è il loro paese di origine.
A Palmariggi salutiamo Don Michele il parroco emerito del posto che 2 anni fa ci ha ospitato nel santuario di Montevergine con un gruppo di nostri adolescenti. Insieme con Don Michele c'è Angelo Mistri e Palmarita che ci offrono un gradito rinfresco. Il tempo a nostra disposizione, però, è poco, perché ci siamo prefissati di andare ad Otranto dove ci sistemiamo nel campeggio "Le due palme" in località "Baia dei turchi".
Questa diventa la nostra nuova base per i prossimi giorni. Ci mettiamo in contatto con la famiglia Montagna che fino a qualche anno fa risiedeva a Cene. Da Scorrano vengono a farci visita, mentre stiamo passeggiando per le vie notturne ed affollate di Otranto.
Inevitabile l'invito a casa loro per il giorno dopo e la disponibilità ad accompagnarci fino a S. Maria di Leuca, la punta estrema di questa bella Puglia dove incontriamo altri compaesani: Salvatore Mergola con Maria e altri loro familiari. L'inevitabile visita notturna a S. Maria di Leuca completa anche questa giornata ricca di belle esperienze.
Il nostro programma prevede che mercoledì 19 agosto risaliamo: vogliamo fermarci almeno mezza giornata a Loreto per far visita al santuario della S. Casa di Nazaret.
E così, dopo aver passato ancora la mattinata in spiaggia nella bella "baia dei turchi", alle 15.30 rimettiamo in moto il "mitico" camper. Arriviamo in prossimità di Ancona verso le 20. Ci accampiamo nel piazzale di un autogrill dove passiamo la notte.
Loreto dista da qui solo pochi chilometri. La raggiungiamo nella mattinata di giovedì: una sosta di preghiera nella S. Casa, una visita al presepe permanente, un breve giro nella cittadella che fa da corona al Santuario e poi via per Porto Recanati, l'ultima meta di questa nostra escursione estiva.
Ripartiamo nel tardo pomeriggio. Non abbiamo fretta di arrivare a casa perché sappiamo che le porte sono sempre aperte. E così arriviamo a casa ad un orario piuttosto "longobardo" è infatti l'una quando spengo il motore del camper.
Dopo aver ringraziato il Signore per la splendida settimana trascorsa, mi tuffo nel letto ignorando la doccia per conservare sulla pelle tutta la salsedine del mare e nel cuore il calore della gente di Puglia.
Don Camillo
Ad accoglierci ad Ostuni Mina e Gianni che ci hanno ospitato in casa fino a lunedì 17 agosto e ci hanno fatto da guida: al mattino in spiaggia, al pomeriggio visita ad alcune città (Matera, Alberobello, Altamura) alla sera visita ad Ostuni in mezzo ad un bagno di folla.
Incantevole questa "città bianca", intreccio di varie culture e ricca di familiarità. Abbiamo percorso più e più volte i suoi viottoli stretti e puliti con la gente seduta sui gradini all'ingresso della casa o affacciata ai balconi intenta a confabulare da una parte all'altra.
Viottoli soggetti ad un rigoroso controllo sociale da dietro le persiane. Ci è capitato di suonare un campanello per chiamare due persone che tardavano all'appuntamento che ci eravamo dati, e di sentirci dire dalla finestra di fronte: "non c'è nessuno. Sono usciti poco fa da casa".
Viottoli testimoni di una generosa solidarietà. L'appartamento che ci ospitava era al pian terreno, e, come tutti, a ridosso della strada, perciò con uno spazio risicato per stendere i panni ad asciugare. Ho visto gli inquilini del piano di sopra e i confinanti quasi litigare per accaparrarsi i panni da noi lavati, per stenderli sui loro balconi....
Un umanesimo di altri tempi che provvidenzialmente continua ad alimentare queste borgate per testimoniare il fascino di una cultura che sarebbe peccato dimenticare.
Purtroppo, come tutte le esperienze belle, il tempo passa veloce e arriva lunedì 17: dobbiamo rimetterci in viaggio per raggiungere altre località e salutare altri compaesani che stanno passando l'estate in questa meraviglia che è il loro paese di origine.
A Palmariggi salutiamo Don Michele il parroco emerito del posto che 2 anni fa ci ha ospitato nel santuario di Montevergine con un gruppo di nostri adolescenti. Insieme con Don Michele c'è Angelo Mistri e Palmarita che ci offrono un gradito rinfresco. Il tempo a nostra disposizione, però, è poco, perché ci siamo prefissati di andare ad Otranto dove ci sistemiamo nel campeggio "Le due palme" in località "Baia dei turchi".
Questa diventa la nostra nuova base per i prossimi giorni. Ci mettiamo in contatto con la famiglia Montagna che fino a qualche anno fa risiedeva a Cene. Da Scorrano vengono a farci visita, mentre stiamo passeggiando per le vie notturne ed affollate di Otranto.
Inevitabile l'invito a casa loro per il giorno dopo e la disponibilità ad accompagnarci fino a S. Maria di Leuca, la punta estrema di questa bella Puglia dove incontriamo altri compaesani: Salvatore Mergola con Maria e altri loro familiari. L'inevitabile visita notturna a S. Maria di Leuca completa anche questa giornata ricca di belle esperienze.
Il nostro programma prevede che mercoledì 19 agosto risaliamo: vogliamo fermarci almeno mezza giornata a Loreto per far visita al santuario della S. Casa di Nazaret.
E così, dopo aver passato ancora la mattinata in spiaggia nella bella "baia dei turchi", alle 15.30 rimettiamo in moto il "mitico" camper. Arriviamo in prossimità di Ancona verso le 20. Ci accampiamo nel piazzale di un autogrill dove passiamo la notte.
Loreto dista da qui solo pochi chilometri. La raggiungiamo nella mattinata di giovedì: una sosta di preghiera nella S. Casa, una visita al presepe permanente, un breve giro nella cittadella che fa da corona al Santuario e poi via per Porto Recanati, l'ultima meta di questa nostra escursione estiva.
Ripartiamo nel tardo pomeriggio. Non abbiamo fretta di arrivare a casa perché sappiamo che le porte sono sempre aperte. E così arriviamo a casa ad un orario piuttosto "longobardo" è infatti l'una quando spengo il motore del camper.
Dopo aver ringraziato il Signore per la splendida settimana trascorsa, mi tuffo nel letto ignorando la doccia per conservare sulla pelle tutta la salsedine del mare e nel cuore il calore della gente di Puglia.
Don Camillo
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