lunedì 27 dicembre 2021

STORIE DI VITA DI ZANDOBBIO. Il panificio Vezzoli

 




Il panificio Vezzoli è l'esercizio produttivo e commerciale più antico di Zandobbio.


FONTE: libro "Sul filo dei ricordi... 2" ideato e stampato dal GRUPPO PARROCCHIALE PER LA TERZA ETA' di Zandobbio.

Nel 1918 Guido Vezzoli lascia, insieme alla sorella Gisella, il paese natale  Zocco di Erbusco intenzionato ad avviare un negozio di panettiere a Zandobbio.
Acquista lo stabile dal signor Pietro Noris, detto del sac, e
dà avvio al suo lavoro. Ogni attività degli altri è sempre giudicata la più giusta, la più comoda e la più pratica.
Guido conosce la signorina Luigia Meli e contrae matrimonio da cui nascono quattro figli: Giuseppina, Gisella, Emanuele e Cesarina.
Ma torniamo a quei tempi lontani: quanto si doveva faticare anche per la lavorazione del pane. Ogni sera si doveva preparare la pasta per favorire la lievitazione ed iniziare a mezzanotte la panificazione e le braccia dovevano fare la loro parte. Il forno era alimentato a legna e richiedeva una buona scelta di questa. Bisognava stare attenti che il fuoco mantenesse il giusto calore, per non incorrere di sfornare pane poco rassicurante.
Nel 1949 Guido muore e l'attività viene portata avanti dalla moglie e dalla cognata Gisella. Fu dura per loro, ma furono aiutate e sostenute dai dipendenti Pietro Gritti e Guido Brignoli, operaio stimato che ancora oggi viene ricordato per le sue qualità.
All'età di 13 anni il figlio Emanuele, sostenuto dalla mamma, dalla zia Gisella e dalle sorelle, si assume le proprie responsabilità.
Nel 1960 Gisella muore, raggiungendo il fratello Guido. Emanuele nel 1961 sposa Gianna Mologni e dal loro matrimonio nascono quattro figli: Italo, Marco, Germana e Luisa.
Nel 1967 muore mamma Luigia e naturalmente il figlio Emanuele le responsabilità aumentano. Nel 1984 Emanuele si affida alle nuove risorse che la tecnologia propone: nuovo forno, abbandona la legna e da spazio prima a nafta, poi a gasolio ed infine al metano. Il lavoro viene poi sostenuto anche da nuove macchine e le braccia ne hanno un gran sollievo.
Sempre con gran sacrificio il lavoro continua: figli e moglie Gianna sono sostegno per Emanuele che, purtroppo, è stato diverse volte condizionato dalla salute. Lo spirito, la decisione che esprimeva era come lievito per il suo lavoro ed i figli ne hanno fatto tesoro.
Nel 2004 Emanuele viene a mancare: il cuore lo ha tradito. I figli hanno tenuto fede agli insegnamenti di papà Emanuele e con volontà hanno contribuito al sostegno dell'attività familiare.
Italo ora gestisce con la moglie Laura il negozio di croissanteria in Carobbio degli Angeli, Marco continua l'attività del padre  nel forno e nel negozio annesso aiutato dalla mamma  e dalle sorelle. 
Ognuno fino ad oggi ha dato il suo valore all'arte bianca sia in croissanteria che nel forno: è la speranza di ogni mamma che i figli non dimentichino chi li ha preceduti.
Un augurio rivolgo anche ai giovani che si affacciano alla tecnica del domani che non dimentichino il nobile artigianato di ieri in ogni settore.

                                          Gianna Mologni
                                             classe 1938





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