FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 09/08/19.
Articolo: "Per salvare la Terra servono mucche giuste" di SIMONE PORROVECCHIO.
I principali responsabili dell'effetto serra sono due gas: l'anidride carbonica e il metano.
Se la presenza dell'anidride carbonica nell'aria è il risultato di molte attività umane, una delle maggiori cause del rilascio di metano sono gli allevamenti di bovini, che lo producono attraverso i microorganismi coinvolti nel loro processo di digestione.
"Al mondo ci sono circa un miliardo e mezzo di bovini, che emettono in media tra i 70 e i 120 chili di metano all'anno ciascuno e sono responsabili così del 37 per cento delle emissioni di questo gas nell'atmosfera" spiega John Williams, della School of Animal and Veterinary Sciences dell'Università di Adelaide, Australia.
"Bastano questi numeri a rendere chiaro l'impatto degli allevamenti di bovini sul clima globale".
Per questo è nato un progetto di ricerca europeo sul rumine, il primo dei quattro stomaci dei bovini, ribattezzato RuminOmics.
All'interno di questo studio (al quale ha partecipato anche il Parco tecnologico italiano di Lodi) pubblicato su Science Advances, Williams e colleghi annunciano una scoperta: la quantità e il tipo di microbi che producono metano nella mucca sono in larga misura controllati dal patrimonio genetico della mucca stessa.
"Sapevamo che è possibile ridurre le emissioni di metano dei bovini modificandone la dieta. Quello che volevamo capire era come diminuire l'impatto ambientale dell'allevamento individuando la base genetica della loro produzione di metano".
Il team ha quindi minitorato i batteri di mille mucche da latte appartenenti a due razze, frisona e rossa nordica, in sette allevamenti di quattro nazioni (Italia, Inghilterra, Svezia e Finlandia).
"Le analisi hanno individuato un nucleo di microrganismi ruminali, procarioti, protozoi e funghi, presente almeno nel 50 per cento degli animali studiati, indipendentemente da aree geografiche di provenienza e razza".
E' il cuore del microbioma ruminale, le cui caratteristiche sono in gran parte ereditarie.
"Partendo da qui, potremo arrivare a una selezione genetica di bovini che abbiano nel rumine il minor numero possibile di batteri produttori di metano".
Gli scienziati hanno anche analizzato la produzione di latte del loro campione e dai primi dati sembra che a minori emissioni di gas metano corrisponda anche una maggiore produzione di latte.
"Servono ulteriori controlli per dire con certezza che siaa effettivamente così" sottolinea Williams "ma se venisse corfermato sarebbe una scoperta estremamente positiva".