sabato 18 ottobre 2014

DON CAMILLO. Da Cene a Roma percorrendo la Francigena.


FONTE: avvisi settimanali della Parrocchia di Cene.


 
 
 

Concluso il Giochestate il 25 luglio, lasciato qualche giorno per pulire e sistemare l'oratorio, il 31 luglio carico lo zaino in spalla e con 12 compagni di viaggio m'incammino verso Roma.
L'idea è quella di percorrere la Francigena, l'antica strada dei pellegrini  che parte da Canterbury (Inghilterra) e porta a Roma, da dove prosegue verso Brindisi per coloro che volevano raggiungere Gerusalemme.
Per quest'anno ci siamo accontentati di fermarci a Roma. E' inutile dire che è stata un'esperienza bella; di quelle che, una volta portate a termine, ricordi solo momenti positivi che ti caricano di nostalgia, come se non ci fossero stati momenti di fatica.
E' stato bello camminare; belli i paesaggi che abbiamo attraversato; bello il tempo decisamente estivo che ci ha accompagnato; bella la storia sulle cui tracce abbiamo camminato; belle e valide le motivazioni che ci hanno sostenuto...ma soprattutto bella la compagnia che si è andata compattando passo dopo passo.
E' stato un CAMMINARE INSIEME che ci ha uniti e resi solidali al punto di trascurare la fatica personale per dare un po' di sollievo al compagno di viaggio in difficoltà, come chi si è caricato sulle spalle lo zaino dell'amico zoppicante, o chi, appena arrivato alla meta, anziché riposare si metteva ai fornelli a preparare la cena, o andava al supermercato a fare la spesa, o semplicemente dava la precedenza agli altri nell'unica doccia  disponibile...Piccole cose, certamente, ma significative per la conferma di quel clima di amicizia che ci ha sorretti e confortati nei 25 giorni del cammino.
Si sa che i disagi rendono più irascibili specialmente nei momenti di maggior stanchezza... Di disagi ne abbiamo provati molti, ma nessuno di questi ha creato tensione tra di noi, anzi, siamo arrivati anche a ridere e scherzare sulle disavventure che di tanto in tanto ci capitavano.
Non sto a raccontare su questi fogli la storia di questo viaggio. Chi desidera conoscerla potrà leggerla sfogliando il diario che ho scritto e spero di poter pubblicare prossimamente.
Soltanto 2 amarezze mi hanno segnato in questi 25 giorni: quella di non essere riuscito a coinvolgere nessun giovane in questa avventura che avrebbe potuto arricchirli di esperienza umana oltre che offrire a loro stimoli di Fede; e quella di aver dovuto constatare come lunghi tratti di questo percorso bello e significativo siano segnati dall'incuria e dalla sporcizia, specialmente nel Lazio.
A questo proposito ho scritto una lettera al Presidente della Regione Lazio, e per conoscenza al Primo Ministro Matteo Renzi e al Ministero dei beni ambientali e culturali.
 
Eccone il testo.

Sono il parroco di Cene, un  paesello della Media Valseriana, in  provincia di Bergamo.

Quest'estate, con 11 compagni, ho fatto il percorso della Via Francigena, da Cene a Roma.

Si è trattato di un pellegrinaggio all'insegna della Fede che trova nella Tomba degli Apostoli Pietro e Paolo e nel Magistero della Chiesa, rappresentato nella sua unità dalla persona del Papa, le sue radici e la sua garanzia.

E' stato anche un omaggio a S. Giovanni XXIII che ha portato a Roma l'originalità della nostra terra bergamasca.

E, non per ultimo, è stato un cammino mosso dal desiderio di entrare in sintonia con tutti i pellegrini che l'hanno percorso lungo i secoli.

Un cammino che merita di essere riscoperto e valorizzato per tutto quel patrimonio di Natura, di Arte e di Fede che racchiude in sé e lo rende parte viva della nostra Storia.

Purtroppo, ho constatato con profondo rammarico, quanto sia trascurato: abbiamo trovato tanta incuria nella gestione della segnaletica, dei sentieri; costretti a fare lunghi giri o a percorrere tratti di strada asfaltata in mezzo al traffico... Ma soprattutto ho visto tanta sporcizia.
Mi ha fatto specie trovare nel Parco di Veio un tracciato più simile ad una discarica che ad un percorso storico.
E questo proprio alle porte di Roma!

So che avete a che fare con problemi ed impegni molto più grossi e seri di questo.
Però Vi sarei profondamente riconoscente se prestaste un angolino della Vostra attenzione anche a questo settore, che non mancherà di dare il suo riscontro nella crescita della sensibilità e della buona educazione di un Popolo che sa trarre dalla Bellezza e dalla Storia, gli stimoli per il suo progresso.

                                   don Camillo Brescianini








Al di là di queste 2 amarezze l'esperienza è stata fortemente positiva e per questo non posso che ringraziare i miei compagni di viaggio che hanno contribuito, ognuno a modo loro, a renderla tale.
Grazie Agostino, Athos, Eugenia, Faustino, G. Carlo, G. Maria, Massimo, Michele, Osvaldo, Stefano, Tiziana, Valentino, grazie Emanuela e Gabriele che ci avete raggiunti percorrendo il "CAMMINO DELLA LUCE" proveniente da Assisi sulle orme di S. Francesco.
 


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