lunedì 18 agosto 2014

SPORT. Ti ricordo Matteo


Ci sono fili che legano le persone, ma queste li vedono in momenti particolari, perché sono nascosti nelle pieghe della propria vita.
Uno di questi fili mi univa a Matteo Zappella.
Circa 25 anni fa faceva parte della squadra di calcio dei giovanissimi che allenavo a Cenate Sotto.
Una squadra di ragazzini vivaci, che negli allenamenti qualche volta mi facevano venire l'esaurimento nervoso, ma che poi nelle partite davano tutto.
Ho allenato molti ragazzi (che incontro sempre volentieri), ma gli appartenenti a questa squadra mi sono rimasti particolarmente nel cuore e alcuni racconti che ho postato nel blog mi sono stati ispirati da questa formazione.
All'inizio di luglio di quest'anno mi dicono che un uomo di 38 anni di Gorlago era morto in un incidente stradale, mentre ritornava dal lavoro.
Abitualmente non prendo "L'eco di Bergamo" e quindi non ho visto nei necrologi il nome e la fotografia del defunto.
E' la sera di sabato cinque luglio e i miei figli mi dicono che l'uomo, di cui hanno fatto il funerale in giornata, si chiamava Matteo Zappella.
Ho un tuffo al cuore: deve essere Matteino, il ragazzino che ho allenato tanti anni fa!
Il dispiacere aumenta al pensiero che non ho fatto la visita e non ho partecipato al funerale.
Nei giorni successivi verifico sui manifesti affissi a Gorlago che è proprio lui e mi reco al cimitero a fare almeno la visita alla sua tomba.
Sono giorni con una persistente commozione nel cuore e il desiderio di vedere il padre, che conosco e che ho incrociato alcune volte nelle mie corse in questi anni.
Infatti casualmente lo incontro a Gorlago e mi fermo a parlare con lui.
Ho le lacrime agli occhi parlando di suo figlio, mentre lui è sereno nelle sue parole piene di infinito amore verso Matteo.
Mi chiede se ho una foto della squadra di cui faceva parte e che io ho allenato.
Rispondo negativamente con la promessa che mi sarei attivato nella ricerca presso i dirigenti cenatesi di quel tempo.
Grazie a Gianfranco e a Rino, in questi giorni ho potuto consegnare al padre la foto promessa, che posto qui sotto.










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