Ho cominciato a scrivere poesie nell'adolescenza e continuo tuttora, che sono all'inizio della vecchiaia.
Le mie poesie cantano la natura, ma anche fatti realmente accaduti in cui domina la violenza.
Canto anche Zandobbio e la sua gente.
UNA BRICIOLA DI ANTICO
Abito un paesino
di collina.
Le strette vie mi avvolgono
in un abbraccio materno.
Gli antichi muri delle case
mostrano i vecchi sassi
levigati dalla pioggia
dei lunghi anni.
Il silenzio sacrale
accompagna i pensieri
di serenità,
di amore.
I bambini giocano
sul sagrato della chiesa
rincorrendo la palla.
Lontano si ode il richiamo
di una mamma.
E' sera.
Il latte fumante nella scodella
aspetta.
Paese mio,
rimani così.
CORRENDO
CORRENDO
La mattina
dei giorni di festa
sento pulsare nelle vene
gli istinti della natura.
Metto la tuta,
le scarpette chiodate
e penetro nel verde dei campi.
Spensieratamente
corro incontro
ai voli di rondine,
all'erba madida di rugiada,
alle zolle dei campi appena arati,
alle stoppie del mais,
ai ruscelli ghiacciati,
al canto della vita.
Salgo,
scendo
colline sussurranti
il canto d'amore.
Sorrido
al guizzare delle lucertole,
alla precipitosa fuga dei ramarri,
alla melodia degli usignoli,
all'estremo delle altissime robinie.
Dimentico ogni oppressione
e impregnato di sudore
ritorno a casa
a sorridere ai miei bambini.
Dolce natura.
Sergio
Sergio
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